Il percorso, che parte da Barbusi dove si apre la cava di inerti, è abbastanza agevole e piacevole da percorrere
a piedi. Si addentra verso ovest e dopo circa 5 chilometri giunge alla chiesetta campestre settecentesca di
S.Lucia di Sirri, nelle cui adiacenze c'è un grazioso boschetto di querce dove sostare per riposare, rifocillarsi e
poi, volendo, proseguire sino al paesino di Sirri e fare rientro a piedi attraverso altro percorso autonomamente o
con accompagnamento, che va espressamente richiesto.
Il cammino di S'Utturu de Maistu Comu interseca le formazioni geologiche appartenenti al basamento
paleozoico del Sulcis Iglesiente, la successione di rocce sedimentaria più antica d'Italia! Insieme alla vicina valle
del rio Cannas, l'area può essere considerata a pieno titolo un museo geologico a cielo aperto.
Oltre che dalla stazione del rarissimo Bosso delle Baleari, (unica in Italia), e da alcune aree boschive a leccio, il
percorso di S'utturu de Maistu Comu è reso suggestivo dalle stupende fioriture di diverse specie di orchidee
selvatiche. La presenza delle successioni geologiche più antiche d'Italia, delle emergenze archeologiche, del
Bosso delle Baleari e di vari endemismi, oltre che della sottospecie di Geotritone sulcitano, (Atylodes genei),
classificano l'area del percorso di S'Utturu de Maistu Comu una “unicità geologico-ambientale” (sarebbe già
Riserva Naturale) da valorizzare e custodire.
Cammino di S'Utturu de Maistu Comu da Barbusi a Sirri ( Carbonia SU )